venerdì 4 gennaio 2013

Parklife

Stamattina c'era il sole, e a mezzogiorno la temperatura era diciamo marzolina, e sappiamo tutti che da fine dicembre le giornate si allungano. Aggiungiamo a questo la consapevolezza di non avere forma fisica, l'evidenza che la tua silhouette vorrebbe arrotondarsi e un po' di tempo libero ché entro presto in ufficio e non è ancora ricominciato il marasma e alle 17 e poco sono già a casa.
Mi è salita la voglia di andare a correre. Ma forte, eh.
Purtroppo l'impraticabilità della pista che battevo quest'estate (your last run was on September 10th, dice Nike+) causa chiusura invernale dei cancelli mi ha costretto ad uno studio approfondito della città attraverso Google Maps e StreetView, alla ricerca di un luogo illuminato, riparato dal traffico e non troppo lontano. Ho individuato un parco potenzialmente interessante, e ho deciso di andare in avanscoperta.
A questo punto è sorta la seconda complicazione: come ci si veste in inverno per andare a correre? Ho optato per una tuta classica, di quelle con le tre strisce, con magliettina sotto, calzettoni da calciatore e le mie pulitissime scarpe da running (giuro, le ho lavate prima di metterle nell'armadio). Guanti e cuffia nella borsa, da usare solo in caso di emergenza, anche se la temperatura abbondantemente sopra lo zero sapevo avrebbe giocato a mio favore.
E così mi sono trovato la sera del 4 gennaio a correre, nel cuore verde della zona dirigenziale di Brescia (lo skyline fa la sua figura), per una distanza mediocre ma decente per uno che ha passato dieci giorni in bilico tra tavolate e banconi, in un tempo mediocre ma decente per le stesse ragioni, con un solo piccolo intoppo: io che non capivo quegli individui che facevano i giri di pista in senso contrario, partendo alla cieca -era già buio- e non conoscendo bene il parco mi sono trovato ad essere lo stronzo che andava contromano, per il primo km (poi ho fatto inversione). Mi sarei insultato da solo, era più forte di me.
A questo punto, parte la caccia all'abbigliamento invernale per running, in concomitanza con i saldi non è malaccio, sempre che riesca a scendere dal divano con le mie gambe.

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Esattamente. Non fosse per la salitina spaccagambe, mi è sembrato ottimo. Una sera che ho il cervello più ossigenato faccio una foto, al buio la visuale è suggestiva.

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  2. "Lo skyline di Brescia"
    mi pare un'ottiima immagine mentale di inizio anno.

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    1. Diciamo che in realtà è tutto relativo al punto di Vista da cui lo si guarda: da nord verso sud è uno skyline, da sud verso nord è più uno skif-line, con un paio di scelte architettoniche infelici (in via di abbattimento, peraltro).

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