venerdì 28 settembre 2012

These boots are made for walking

E comunque in tutto questo ho finalmente accumulato miglia a sufficienza per un biglietto a/r Europa-Stati Uniti per due persone. Per chi ancora non è convinto che io sia un buon partito.

giovedì 27 settembre 2012

Knives Out

In realtà tu non avevi ancora copiato tutto quello che c'era sul vecchio portatile sull'hard disk esterno.
E quei figli di puttana si sono portati via in un qualche modo un pezzetto della tua esistenza.

Se vedete in giro un Asus EEE PC color Bordò (immagino non ve ne siano molti in giro) siete pregati di segnalarmelo, che ci penso io a ristabilire l'ordine delle cose.

martedì 25 settembre 2012

Estacazzi

Da un paio di settimane volevo postare il questionario da compilare per il rilascio del modulo ESTA (da quando mi hanno consegnato il rinnovo del modulo stesso, praticamente). Si tratta del questionario una volta riportato sul foglietto verde da presentare all'Immigration Board negli aeroporti degli Stati Uniti al momento dello sbarco, per la richiesta del visto. Ora il visto non è più necessario e si deve ottenere una pre-autorizzazione (Electronic System for Travel Authorization, ESTA appunto) necessaria al rilascio del biglietto aereo. A me queste domande fanno ridere moltissimo, dalla prima volta che compilai nel 2008 il cartoncino verde, e ci tenevo a renderne partecipe anche chi non avesse mai avuto occasione di essere sottoposto a tale interrogazione scritta.
(in grassetto ho evidenziato i passaggi migliori)


Una delle seguenti circostanze riguarda il richiedente? (Rispondere Sì o No)

A) Ha mai sofferto di malattie infettive? Di disturbi fisici o psichici? Ha mai fatto abuso di droghe o è mai stato tossicodipendente?
B) È mai stato arrestato o condannato per aver commesso un'infrazione o un reato contro la morale, o per una violazione relativa a sostanze stupefacenti? È mai stato arrestato o condannato per due o più reati diversi, per i quali la durata complessiva della detenzione sia stata pari a cinque o più anni? Oppure è mai stato coinvolto nel traffico di stupefacenti? Oppure sta cercando di entrare negli Stati Uniti per partecipare ad attività immorali o criminali?
C) È stato in passato, o è ora, coinvolto in attività di spionaggio o sabotaggio, o in azioni terroristiche? O in genocidio? Oppure, tra il 1933 e il 1945 è stato coinvolto, in alcun modo, nelle persecuzioni intraprese dalla Germania nazista o dai suoi alleati?
D) Sta cercando lavoro negli Stati Uniti? Oppure è mai stato escluso o deportato dagli Stati Uniti? Oppure è stato in passato rimosso dagli Stati Uniti o ha ottenuto, o cercato di ottenere, un visto o un permesso di ingresso negli Stati Uniti tramite frode o dichiarazione falsa?
E) Ha mai trattenuto o detenuto un minore, sottraendolo alla custodia di un cittadino statunitense al quale il bambino era stato affidato legalmente?
F) Le è mai stato rifiutato il visto o l'ingresso negli Stati Uniti? Oppure Le è mai stato annullato il visto per gli Stati Uniti?
G) Ha mai richiesto immunità a causa di persecuzione?

Holy Roman Empire

Mi piacciono moltissimo le risposte a domande che nessuno mi ha posto. Questa sera è il turno di "Dove sei stato nell'ultima settimana?". Senza dilungarmi troppo, credo.
Sono partito lunedì per gli Stati Uniti (come si può evincere da alcuni recenti post). Un giorno di viaggio, due giorni di riunioni, un giorno e mezzo di viaggio di ritorno. Gin tonic sull'aereo, gin tonic in albergo al simpatico aperitivo "complimentary", pop corn sul tavolo nella meeting room. Questo il lato divertente.
E poi niente, sono tornato venerdì jetlaggato e ho trovato l'appartamento aperto e in disordine. Refurtiva misera, un paio di Ray-Ban, un netbook che stava per rendere l'anima al diavolo, una ventina di euro di moneta, raccolti in gran parte con il resto delle sigarette. Più la rottura di cazzo del sopralluogo, e della denuncia, e dell'assicurazione, e del falegname e del muratore che vengono a sistemare lo scasso. Così ho trascorso il venerdì pomeriggio che doveva essere destinato al riposo.
Perché poi sabato mattina sarei partito per Roma. Manco a dirlo, ero talmente sfatto che non mi sono svegliato e ho perso il treno. Ho recuperato con una successiva combinazione (buttando nel cesso i soldi spesi per il biglietto iniziale), e mi sono poi visto i Radiohead. Non so se riuscirò mai a parlare del concerto in modo esteso, in ogni caso quella di andare a vederli a Roma è stata un'ottima scelta.
Sono rientrato domenica pomeriggio, ma già ieri sera soffrivo di solitudine e sono dovuto uscire per un paio di birre.
E niente, oggi è il primo giorno da mercoledì scorso che consumo entrambi i pasti principali della giornata.

domenica 23 settembre 2012

Time for heroes

Negli ultimi giorni me ne sono capitate di tutti i colori. Nel bene e nel male. Ho un debito di sonno di svariate decine di ore, ho bisogno di alcuni giorni di normalità perché non ho più il fisico per una vita del genere, poi quando mi riprendo magari si fanno due parole, eh.
E comunque io in una scaletta così non ci avrei sperato, ieri.

giovedì 20 settembre 2012

Accento creativo

A me sta cosa che gli americani chiamano l'Adidas "adìdas" fa morire dal ridere, meglio pure della Nike che secondo loro è "naiki" (magari hanno pure ragione, dato che in fondo è roba loro, ciò non toglie che sia ridicolo).
E comunque non voglio più vedere un supermercato o centro commerciale da qui alla fine dell'anno.

lunedì 17 settembre 2012

Umanità varia

Ma sono solamente io ad avere l'impressione che i personaggi descritti nei testi di Lou Reed e in quelli dei Belle and Sebastian siano praticamente gli stessi?

venerdì 14 settembre 2012

Ora date un'occhiata al boxino qui in parte.
È l'attestato dei miei fallimenti.

giovedì 13 settembre 2012

For whom the bell tolls

Il campanello di casa mia ha qualche problema. Andando con ordine:
- Il campanello alla porta non ha praticamente mai funzionato, ma mi ci sono abituato a sentir bussare alla porta e girarmi e vedere qualche faccione che si palesa di là del vetro
- Il campanello all'ingresso del vialetto funziona a volte, non saprei fare una statistica dato che non mi suonano di frequente, in ogni caso avverto eventuali visitatori di chiamarmi sul cellulare casomai non dessi segni di vita
- Il citofono è ogni tanto monodirezionale, sento cosa succede dall'altra parte ma non riesco a farmi intendere
- Il pulsante per l'apertura del cancellino, quantomeno, funziona a meraviglia
- La questione più inquietante è quando sento suonare ma in realtà hanno premuto il pulsante di qualcun altro, perché non credo ci possano essere tanti idioti che sbagliano a pigiare o che non sanno leggere; il più delle volte rispondo e non mi sentono per quanto spiegato sopra, quindi metto giù in tutta tranquillità, un paio di giorni fa sono però scattati un paio di simpatici teatrini, del tipo "Chi è?" "Sono Matteo" "No, Matteo sono io e tu mi sa che hai suonato il campanello sbagliato", mentre un paio di ore dopo "Chi è?" "Cri, sono io" "Mi sa che hai sbagliato a suonare, però dimmi chi cercavi che sto cercando di capire cosa succede al mio campanello" "Ho suonato a S*******, e sono sicura di aver premuto giusto" "Ah, ok, grazie per aver collaborato alle indagini"

martedì 11 settembre 2012

Sold out

Un investimento tanto fortunato quanto involontario. Meglio ancora di quando prendo un paio di pantaloni dall'armadio, li indosso e trovo in tasca cinque euro (mi succede piuttosto di frequente).
Ricordavo di aver conservato qualche dollaro dall'ultimo viaggio negli Stati Uniti, così stasera ho cercato nei cassetti e ho trovato abbastanza agevolmente il bottino (esatto, dopo più di un anno e mezzo ho ritrovato dollari, passaporto e pure il modulo ESTA che ormai è scaduto ed è solo un pezzo di carta buono per giocarci a tris, con un trasloco di mezzo, mentre non sono stato capace di trovare una chiave depositata sulla mensola tre settimane prima). Duecentosessanta dollari.
Duecentosessanta dollari acquistati al cambio di gennaio 2011 (1.35) con 193 €, e che al cambio attuale di 1.27 valgono 205 €. Alla faccia dello zero virgola zero di interessi che ti danno sul conto corrente.

L'allegro chirurgo

Stasera mi sono messo a svolgere un'attività di precisione.
Ho preso in prestito queste dal reparto Manutenzione (con tanto di permesso firmato, ché io faccio le cose regolari).


Dopo averle tolte con immensa fatica dal baule dell'auto, le ho impugnate e con un atto di estrema virilità ho giustiziato la catena che teneva in ostaggio la mia bicicletta.


Sono poi passato al negozio di biciclette e accessori vicino casa per acquistare un nuovo sistema di sicurezza (pressoché identico). Alle due copie di chiavi ho applicato un portachiavi simile a quelli che usano negli alberghi, del peso di circa dodici chili e di dimensioni visibili a distanza di cinquecento metri.

Scommettiamo che entro la fine della settimana salta fuori la chiave smarrita?

lunedì 10 settembre 2012

Buon inizio di fine settimana a tutti

Oggi è lunedì, e come tutti gli ultimi lunedì mettono in giro un po' di novità in streaming. E c'è qualche povero stronzo che se li ascolta perché non si sa mai che capiti sottomano qualcosa di decente.
Seconda anticipazione del nuovo disco dei Taken By Trees, progetto solista di Victoria Bergsman (ex-cantante dei Concretes, ma soprattutto voce prestata a Peter, Bjorn and John per il loro brano più conosciuto). Canzone godibile, "Large", per gli amanti del genere.
Primo album in ascolto: nell'anno del dinosauro, come giustamente mi veniva ricordato da qualcuno, non potevano mancare i Dinosauri di nome prima ancora che di fatto. Dinosaur Jr. coming soon con I Bet On Sky, che al trentaduesimo minuto si lascia ancora ascoltare bene.
Sfiorerò l'incidente diplomatico, ma a me i Band Of Horses annoiano abbastanza. Proverò comunque ad ascoltare Mirage Rock, per poi scornarmi con qualcuno che gira da queste parti. O magari mi piace pure, che ne so. (Edit post-ascolto, non è per niente brutto né palloso)

Monoxide

Ho smesso per anni di ascoltare ogni disco dei Pixies che non fosse Doolittle (dal 2009 almeno, anniversario del ventennale), per colpa della sua esagerata fighezza.
Mai prendere una simile direzione, mai diventare monotematici e attribuire a qualcosa/qualcuno l'esclusiva. Ci si rischia di dimenticare quanto siano belli album come Surfer Rosa o EP come Come On Pilgrim (nella diffusissima edizione su unico cd).

venerdì 7 settembre 2012

Write about love

Io sarò anche poco in forma e recentemente fissato con i dischi che ascolto, e i miei post da un po' di tempo a questa parte non sono niente di che, ma ogni volta che apro Google Reader è una delusione. Tolto uno sparuto gruppetto di irriducibili, non scrive più un cazzo nessuno, e si che settembre è arrivato per tutti e non c'è più la scusa che la gente è in ferie.
Io quando lancio Firefox so già che mi annoierò.

giovedì 6 settembre 2012

(No) Hope

Dopo diversi tentativi, ho trovato un album buono in uscita in questi giorni (sembra che tutti si siano svegliati, i supermercati sono pieni di zainetti e dischi nuovi in esposizione).
Nelle interviste degli ultimi dodici mesi, The Vaccines dichiaravano di non voler replicare la loro opera prima, che i nuovi brani sarebbero stati diversi, che stavano crescendo.
Ecco, tutto assolutamente vero, senza che la novità significhi una bella merda. Non c'è streaming disponibile, ma consiglio caldamente di sentirlo.

Edit/added
Al termine di un agguerito testa a testa, il disco dei Vaccines è risultato il più venduto del Regno Unito nella prima settimana di uscita, davanti a un altro album appena pubblicato, "Beacon" dei Two Door Cinema Club. Ve lo consiglio nel caso abbiate voglia di sentire qualcosa di veramente brutto. Roba che rimpiangerete gli Snow Patrol, per dire.

mercoledì 5 settembre 2012

At first glance

The Raveonettes di shoegaze hanno unicamente il reverbero. Non mi considero soddisfatto.
Dylan mi sta ammazzando, dopo un'ora di ascolto ho il sangue che scende dal naso e gli ultimi sette minuti penso tanto che li salterò.
Ascolto The xx, così poi edito e aggiungo pure quello.
Nessuna variazione significativa rispetto al loro primo album, nel bene e nel male. Questo è quello che mi dicono The xx.
Arrested Development è una genialata. Attori che arrivano (o che sono approdati in seguito) da altre serie mia favorite, tipo l'avvocato estroso di Breaking Bad, Saul Goodman/Better-call-Saul, che qui compare come terapista di coppia, oppure Henry Winkler (Fonzie, cristiddio!) che interpreta l'avvocato di famiglia. E Portia De Rossi e il nemico giurato di Jack Donaghy in 30 Rock. E poi c'è il mio professore di Sistemi ed Automazione delle superiori. Uno dei comedy migliori di sempre, senza ombra di dubbio.

Terapia di ascolto di gruppo

Visto che sono ancora indaffarato a scavare nella discografia dei Tool, e mi sa che non ce uscirò per qualche giorno (rischiando di estendere il morbo ad altri gruppi similari), qualcuno potreste ascoltare le anteprime dei nuovi album che Bob Dylan e The Raveonettes ci hanno dato in pasto e poi dirmi come li trova?
Poi vi ricambio la cortesia, eh.

martedì 4 settembre 2012

Rivoluzione Industrial

Non so ancora se sia meritevole o meno, comunque qui c'è in streaming il nuovo album di The xx, di imminente uscita.
È che sono in modalità Tool, e mi sono ricordato di avere Lateralus masterizzato nel 2006, e sono piuttosto felice di questa riscoperta.

lunedì 3 settembre 2012

The Grudge

Ho finito nuovamente Boris. Ma sono in un nuovo comedy-tunnel, e rischio pure il secondo mi sa, ché qui le serie con episodi da 20 minuti sembra che abbondino.
Per ora sgranocchio episodi di Arrested Development come se fossero pop-corn. Mi piacerebbere essere nei panni dei Jason Bateman (per dirla in meno di 140 caratteri, è la storia di un uomo circondato da deficienti) per sentirmi libero di esprimere tutta la misantropia che voglio.

Poi domani è martedì, e a domani ci pensiamo domani (cit.)

Please shut up the noise in my head

Tra tutto il vecchiume e il post-vecchiume che sto ascoltando in questo periodo, ci sono due dischi contemporanei che ho messo in rotazione.
I Japandroids stavano sulla bocca di un po' tutti gli indie-fighetti, e il loro Celebration Rock (fruibile in una qualche maniera qui) è piuttosto gradevole. E breve, quindi dargli una possibilità costa ben poco. Nella mediocrità indie degli ultimi anni, tra vecchie glorie decadenti e nuovi gruppi tutti uguali, ci si accontenta di questi piccoli exploit.
Altro discorso, e altro genere, i Grand Duchy, ovvero Black Francis (o Frank Black che dir si voglia) -frontman degli immensi Pixies- e la moglie, che fanno elettronica godibile e non banale/noiosa, dal sapore un po' wave ma senza quella cupezza tipica degli Eighties. Sarebbe persino ballabile, questo Let The People Speak (qui in streaming, anche se in questo caso sono ben più di otto brani), se ci fosse solo un posto dove farlo. Ma i locali che piacciono a noi chiudono tutti, e non ci resta che ballarlo in salotto.
No, la soundtrack di "500 Days of Summer" lasciamola a chi ha il fisico per reggerla.