lunedì 22 agosto 2011

La tempesta elettrica

Non sono ancora riuscito ad ascoltare per intero "WOW" dei Verdena, eppure dev'essere un bell'album. Nonostante ciò, ho visto il loro terzo concerto in pochi mesi e le impressioni sono sempre molto buone.
Non hanno perso l'abitudine di scrivere testi non proprio limpidi, e assolutamente deprimenti per quel che si riesce a capire, ma la complessità del suono è disarmante. I pezzoni del passato fanno ancora cantare il pubblico (mentre Alberto qualche problemino ce l'ha, toppando l'attacco della terza strofa di Valvonauta), ma i brani degli ultimi due dischi hanno un'altra fattura.
Indipendemente dalla scaletta, e quest'ultima era davvero buona, è il modo di stare sul palco che rende merito ai Verdena, specie quando Alberto si alza dalle tastiere e prende in mano la chitarra. Le luci, e i capelli di Luca quando picchia seriamente, fanno il resto.
La chiusura con "Il suicidio del samurai" è poi una ruffianata nei confronti del pubblico stronzo, quello che vuole i brani dagli album vecchi ma non quelli famosi che cantano tutti. Si, sono chiaramente uno di quelli, e mi ha fatto molto piacere questa perla, culminata con l'entrata sul palco dei roadie che portano via pezzi di strumentazione al gruppo che continua a suonare con quel che rimane loro in mano.

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